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Verso il 5G sotto le Alpi

Data
28-02-2024
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L’INRiM, insieme al Gruppo FS (ANAS, RFI), Accenture, Open Fiber, Cellnex Italia e Cellnex Francia, e in collaborazione con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) e la Regione Piemonte, contribuirà allo sviluppo dell’infrastruttura 5G in Europa tramite uno studio di fattibilità finalizzato a individuare le opere, le criticità e i costi necessari per garantire una copertura con tecnologia 5G dei tunnel del Fréjus

In particolare, lo studio per assicurare la connettività 5G nel traforo del Fréjus riguarda sia il tratto autostradale A32 che comprende il Traforo del Fréjus T4 (per un totale di 12,87 km), sia il tratto del tunnel ferroviario del Fréjus (il più antico d’Europa, per una lunghezza pari a 13,7 km), con soluzioni 5G aperte a tutti gli operatori di telefonia mobile. 

Per raggiungere, infatti, una completa copertura 5G e assicurare connessioni di rete in fibra ottica ad alte prestazioni (VHCN) delle reti trans-europee di trasporto è necessario assicurare non solo la copertura delle strade e delle autostrade, ma anche delle gallerie, sia ferroviarie che stradali, che fanno parte degli assi di trasporto che collegano i vari paesi europei. 

L’obiettivo principale di questo studio, co-finanziato dal programma di finanziamento della Commissione Europea Connecting Europe Facility (Cef-2) Digital” atto a migliorare le infrastrutture per la connettività digitale, è quello di promuovere una rapida diffusione e l’adozione di reti ad altissima velocità, compresi i sistemi 5G, all’interno delle infrastrutture di trasporto dorsali in tutti i territori UE. 

«La digitalizzazione della mobilità europea - dichiara Pietro Asinari, Direttore scientifico dell’INRiM - comprende anche lo studio e lo sviluppo di soluzioni innovative come la comunicazione quantistica. La Commissione Europea, con l’iniziativa EuroQCI (European Quantum Communication Infrastructure), si è proposta di erogare servizi in questo settore tecnologico entro la fine del decennio. Occorre quindi che gli studi sulle grandi infrastrutture di mobilità possano comprendere anche questo ambito di innovazione. L’INRiM coordina la realizzazione di EuroQCI in Italia con il progetto QUID, che comprende una incisiva attività sulle infrastrutture digitali. Pertanto, l’INRiM vuole dare ai territori interessati da questo studio, in Italia così come in Francia, la possibilità di essere parte attiva nelle reti di comunicazione a più elevato contenuto di innovazione, offrendo all’Unione Europea il presidio del collegamento transfrontaliero con le tecnologie quantistiche nelle grandi infrastrutture continentali». 

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