Lo sviluppo dell’intelligenza artificiale richiede una vera e propria rivoluzione delle attuali tecnologie per sostenere l’aumento costante della potenza computazionale richiesta dalla nostra società.
In tale contesto, le tecnologie bio-ispirate rappresentano una soluzione promettente per lo sviluppo di soluzioni hardware in grado di superare gli attuali limiti della computazione basata sul modello di Turing e dell’architettura di Von Neumann. La comunità di ricerca è attualmente alla ricerca di soluzioni hardware che vanno al di là delle architetture convenzionali basate sul transistore, e sta esplorando nuovi dispositivi in grado di implementare la computazione sfruttando direttamente le leggi della fisica, i.e. “in materia”. L’obiettivo è quello di emulare l’efficienza e le capacità del nostro cervello.
In tale contesto, il progetto MEMBRAIN ambisce a sviluppare una nuova architettura computazionale basata su reti memresistive di dendriti alla nanoscala che, in grado di auto organizzarsi, siano in grado di processare e memorizzare l’informazione nello stesso substrato fisico. L’ambizione è quella di implementare un paradigma di computazione caratterizzato da una elevata efficienza emulando a ciò che avviene in natura. Tale architettura sarà sviluppata attraverso un codesign hardware e software, attraverso un approccio interdisciplinare al crocevia tra la scienza dei materiali, il machine learning e le neuroscienze.
Settori scientifici coinvolti
